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“Non solo mizzica”: un progetto regionale promuove nelle scuole lo studio della cultura e della lingua siciliana

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“Non solo mizzica – La lingua di un popolo”: su questo leit motiv, il Dipartimento dell’istruzione, dell’università e del diritto allo studio della Regione Siciliana promuove iniziative, attività, percorsi divulgativi nelle scuole dell’isola, finalizzati a valorizzare la cultura e le tradizioni siciliane.

L’obiettivo principale è quello di raggiungere una conoscenza più profonda della lingua siciliana e promuovere il suo utilizzo nell’ambito di eventi e manifestazioni teatrali, ludici, delle arti musicali e visive, con il coinvolgimento di artisti, musicisti e di professionisti del settore. “Un percorso culturale ed emozionale”. Così lo definisce l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano che aggiunge: “‘Non solo mizzica’ significa non solo stereotipi e vaghi retaggi destinati fatalmente a sparire con l’inseguirsi delle generazioni, ma un contributo deciso affinché la nostra lingua, già oggetto di iniziative proficue e progetti accademico-didattici da parte del nostro assessorato, diventi davvero e finalmente patrimonio condiviso”.

Come partecipare al progetto 

Saranno due le modalità di intervento che caratterizzano il progetto: la prima, rivolta a tutte le scuole statali di ogni ordine e grado. La seconda, invece, destinata esclusivamente a scuole secondarie di 2° grado, costituite in partenariato con capofila un liceo Coreutico e Musicale. Gli interventi proposti dovranno riguardare percorsi di promozione e diffusione della tradizione, della cultura e della lingua siciliana, attraverso il prevalente utilizzo di strumenti divulgativi e partecipativi. Per la prima categoria il contributo è di 5 mila euro per ciascuna scuola, mentre all’altra è riservato un budget fino a 40 mila euro per istituto.

Fra musica, teatro e arte, le iniziative da proporre

Molteplici le attività finanziate che dovranno riguardare studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti. Gli studenti e le studentesse andranno alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, cunti, secondo i diversi codici espressivi. Potranno essere organizzati incontri e giornate studio, anche in forma aggregata tra più scuole, volte all’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi) e laboratori di diffusione della lingua siciliana. E ancora, incontri con cantastorie, pupari e altri artisti; scambio tra generazioni con incontri tra giovani e anziani; spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti. Analogamente, nell’ambito dell’intervento rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, saranno promosse attività laboratoriali finalizzate alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche; eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica, una per ogni provincia, che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial.

Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 15 marzo, tramite Pec all’indirizzo: [email protected].

Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e orario scolastico/accademico e dovranno essere terminate, inclusa la manifestazione pubblica finale, entro il 31 maggio 2024.

Il testo integrale della circolare è disponibile sul portale della Regione Siciliana a questo link.