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Organico aggiuntivo Ata, dal 16 ottobre assunti 3.000 amministrativi e 5.500 collaboratori scolastici. Valditara: impegno mantenuto. Ma serve la proroga

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Arriva nelle scuole l’atteso organico aggiuntivo di personale Ata: grazie a uno stanziamento di 50 milioni di euro, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto sapere di avere autorizzato le scuole a stipulare nuovi contratti a partire dal 16 ottobre fino a fine anno, “per un totale di 2.948 assistenti tecnici e amministrativi e 4.235 collaboratori scolastici”.

L’incremento solo per il Meridione

Inoltre, a seguito degli impegni presi a sostegno del Sud Italia, il ministro Giuseppe Valditara ha firmato un ulteriore decreto che prevede la ripartizione di 12 milioni di euro a 1.828 scuole del Mezzogiorno ricomprese nell’Agenda Sud.

I fondi consentiranno di attivare incarichi temporanei aggiuntivi dal 1° novembre fino alla fine del 2023 per l’assunzione di 355 assistenti amministrativi e tecnici e 1.473 collaboratori scolastici, da collocare quindi nelle scuole del Sud Italia.

Complessivamente, quindi, si arriverà ad assumere, per poco più di due mesi e mezzo, circa 8.500 Ata: considerando che gli istituti autonomi sono oltre 8.200, se ne assegnerà in pratica uno a scuola.

Nei giorni passati, il ministro dell’Istruzione ha spiegato che la scadenza dei contratti datata 31 dicembre rappresenta solo una indicazione “di natura contabile” e che quindi con la Legge di Bilancio c’è da aspettarsi che i contratti verranno prolungati sino alla fine dell’anno scolastico.

I commenti positivi del Ministro e della Lega

“Abbiamo mantenuto l’impegno assunto”, ha detto comunque il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, perché il provvedimento non era scontato e rappresenta “un ulteriore intervento che va nella direzione di ridare centralità al personale della scuola tutto”.

A proposito dell’incremento di posti specifico per il Meridione, Valditata ha detto che “questi stanziamenti certificano il nostro impegno nel sostenere il personale della scuola e nel colmare finalmente il divario che separa Nord e Sud Italia”.

“Con la Lega la scuola, e tutti i suoi professionisti, tornano al centro dell’agenda politica. Bene così”, hanno dichiarato i parlamentari della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura al Senato, e Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura alla Camera.