Home Alunni Pipì a orario: ed è polemica

Pipì a orario: ed è polemica

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Dopo Napoli, anche Genova, in un istituto alberghiero, dove il dirigente scolastico ha disposto il “contingentamento” dell’uso della toilettein ristretti intervalli di tempo nel corso della giornata “visto l’uso inadeguato e a volte vandalico dei servizi igienici e le necessità organizzative per il personale della scuola”.

La circolare del preside

E trovata la breccia, immediato l’ingresso, con polemica in pugno, di Blocco studentesco che sulla propria pagina Facebook pubblica anche la circolare firmata dal preside, sulla quale, tra l’altro, si legge che gli studenti con esigenze particolari “avranno autorizzazione a uscire in orari diversi dietro richiesta della famiglia e presentazione del certificato medico”.

“Nella giornata di ieri, alcuni studenti dell’alberghiero Marco Polo si sono rivolti al Blocco Studentesco per denunciare e porre fine alle imposizioni illegali del Dirigente d’Istituto in merito all’utilizzo dei bagni della struttura – scrive l’organizzazione degli studenti sulla propria pagina Facebook -. E’ stata infatti ufficializzata all’interno della cerchia del personale scolastico la decisione del preside di consentire l’accesso ai servizi igienici solo in alcune limitatissime fasce orariedurante la giornata. Più precisamente, viene permesso agli studenti di andare in bagno solo tra le 7.55 e le 8.05, tra le 10.55 e le 11.05, tra le 12.55 e le 13.05”.

“Una decisione di questo tipo – prosegue l’organizzazione – è inammissibile e illegale, dato che in caso di stringente necessità nessuno, professore o collaboratore scolastico che sia, può impedire a uno studente di recarsi semplicemente al bagno. Parliamo di una scuola frequentata da un migliaio di studenti, con un numero anche piuttosto limitato di bagni a disposizione: pensare di limitare l’uso dei pochi servizi a una mezz’ora su cinque, sei, sette ore di lezione è sia poco intelligente che ingiusto. Non è accettabile che sul luogo di studio o di lavoro vigano divieti così ferrei nell’uso dei servizi igienici”.