Home Attualità Pordenone: prove tecniche di protesta contro la riforma

Pordenone: prove tecniche di protesta contro la riforma

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A Pordenone come in altre città, la Rete degli studenti medi in corteo lancerà il “no” alla Buona scuola. La Rete con portavoce alcuni liceali del “Grigoletti”, “Leopardi – Majorana” e istituti tecnici dice:

“Hanno ignorato le nostre proposte sulla Buona scuola. La riforma ha creato dirigenti padroni ai quali spettano quasi tutte le decisioni. Ha aziendalizzato l’alternanza scuola – lavoro, si aggiungono i problemi legati al trasporto, al costo dei libri, all’edilizia e del diritto allo studio. I privati entreranno nelle scuole, gli insegnanti verranno valutati secondo un’idea di merito distorta e sbagliata”.
Sulla stessa linea Blocco studentesco che afferma: “Gli istituti statali sono obbligati a cercare sponsor privati, dando così la possibilità ai presidi-manager di programmare un piano d’offerta formativo vincolato a logiche di mercato e disomogeneo. Bisogna ragionare da consumatori già da ragazzi, la formazione culturale deve passare in secondo piano? L’istruzione è altra cosa: non pagliacciata”.
Professori e bidelli invece prenderanno il pullman Flcgil – Uil a Pordenone per manifestare a Roma il 22 ottobre.
Insomma iniziano le prime mosse di una protesta senza sconti alla legge 107/15, una protesta che vedrà protagonisti tutti i soggetti attivi del mondo scolastico.