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Ritorno a scuola, le “bolle” e la didattica essenziale: ecco il metodo inglese

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Mentre l’Italia ha varato le linee guida per il rientro a scuola a settembre e si inizia a ragionare su come poterle attuare, in Inghilterra nei prossimi giorni verrà presentato un piano per il rientro molto diverso dal nostro.

Le bolle e le altre indicazioni

Gli alunni, riporta Il Corriere della Sera, devono saranno divisi in «bolle», «bubbles», ovvero gruppi chiusi che non si incontrano mai e che contengono più classi e tutti i gli insegnanti che vi insegnano. L’aspetto fondamentale delle «bolle» è che devono essere isolate durante la permanenza a scuola.

E infatti, in caso di contagio, l’intera bolla sarà messa sotto osservazione o in isolamento, permettendo alle altre di continuare la propria attività.

Il documento inglese scende nel dettaglio e spiega: “per le elementari che hanno una o due insegnanti, le bolle possono comprendere anche una sola classe o al massimo due di 30 alunni. Alle medie e superiori dove i professori ruotano, la bolla deve comprendere un numero di classi – fino a otto nelle scuole più grandi, si legge nel documento – nelle quali si alternano gli stessi prof: dunque al massimo 240 studenti, se la scuola riesce a organizzare bolle più piccole meglio”.

Organizzazione didattica più snella ed essenziale

Inoltre, gli alunni inglesi dovranno “accontentarsi” di una didattica tradizionale o meglio, essenziale, visto che il Governo invita a concentrarsi, data la straordinarietà della situazione, alla materie più importanti come matematica ed inglese.

Inoltre, inutile sperimentare nuove disposizioni dei banchi delle aule ma meglio affidarsi al vecchio metodo delle fila di banchi, metodo più sicuro dato che gli studenti si daranno “le spalle” e quindi il sarebbe meglio per evitare il contagio.

Ultimo ma non per importanza è il divieto di indossare le mascherine in classe: rende la didattica problematica e incide sull’apprendimento.