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Sciopero dell’8 ottobre, l’Unicobas contro la Rai: perché ci ignora?

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Prende il via tra le polemiche la stagione autunnale degli scioperi della scuola. A scatenarle è l’Unicobas, che assieme all’Usi, ha proclamato l’astensione dal servizio nella giornata di venerdì 8 ottobre: a 48 ore dallo sciopero, il sindacato di base ha emesso un duro comunicato attraverso cui lamenta l’indifferenza con cui sarebbe stato trattato l’avvenimento. L’Unicobas punta l’indice sulla Rai, che ancora non avrebbe trasmesso, né in tv né via radio, la notizia dello sciopero indetto come forma estrema di protesta contro i tagli e le riforme in atto nel settore scolastico.
La cosa è gravissima – sostiene il segretario nazionale Stefano d’Errico – sia perché lede ogni elementare diritto d’informazione, sia perché viola anche un preciso dovere sancito dalla legge sul diritto di sciopero (la legge 146/90 e successive modificazioni), che prevede precise sanzioni per tutti gli organi d’informazione che godono di finanziamenti pubblici e non diramano la notizia di scioperi indetti“.
Manifestazioni di protesta – cui parteciperanno le associazioni degli studenti (Uds, Rete, Udu, Link e altre ancora) ed coordinamenti dei precari – sono state programmate in ben 42 città. Quella più importante si attuerà a Roma, davanti al Miur: alle 12 si svolgerà anche quella che d’Errico annuncia come “una grande assemblea pubblica”. Insomma, anche se non ci si aspetta un alto numero di adesioni (i precedenti ci indicano che difficilmente si supererà il 2-3%), un minimo di disagio per lo svolgimento delle lezioni è assicurato. Prima di tutto perché, come noto, i docenti che incroceranno le braccia non potranno essere sostituiti; in secondo luogo perché nella stessa giornata è prevista pure l’astensione, seppure solo per la prima o ultima ora di servizio, della Flc-Cgil.
La mancata comunicazione in tv e radio dello sciopero non poteva sfuggire all’Italia dei Valori, da un paio d’anni molto vicino all’Unicobas attraverso la stesura di progetti di legge in simbiosi e di iniziative di vario tipo: l’on. Pancho Pardi si è fatto sentire in Commissione di vigilanza Rai sostenendo che “il servizio pubblico deve dare per legge la notizia dello sciopero Unicobas e Usi: si tratta di un diritto sancito dalla Costituzione e ha dignità di informazione; inoltre i cittadini che potrebbero ricevere dei disagi da manifestazioni di piazza devono essere informati per tempo. Questa è l’ennesima dimostrazione che la tv comandata da Berlusconi non svolge più il ruolo di servizio pubblico“.