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Tempo pieno, la manovra doveva portare 2.000 nuovi maestri, poi 1.000: spariti pure quelli

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“Tra gli emendamenti presentati stamattina da governo e relatori non ce n’è nemmeno uno sulla scuola. Ripeto: NEMMENO UNO”: a scriverlo su Twitter domenica 2 dicembre è la deputata del Pd Anna Ascani, esternando tutto il suo stupore per l’assenza tra le modifiche alla legge di bilancio dei 2mila posti di tempo pieno previsti da un emendamento presentato nei giorni scorsi in Commissione Cultura dalla deputata del M5S Maria Marzana ma che quella del Bilancio aveva sospeso in attesa di approfondimenti da parte del Mef.

Ascani (Pd) al M5S: #bugiardiseriali

“E pensare – incalza la Ascani – che la vice ministro Laura Castelli due giorni fa aveva promesso un “pacchetto”. Lo avrà lasciato sotto l’albero. #bugiardiseriali”, è l’amara conclusione della deputata dem.

I dubbi espressi dalla Tecnica della Scuola, quindi erano più che fondati: “secondo gli ultimi rumors – avevamo scritto – il MEF potrebbe dare il via libera ma a condizione che i posti vengano ridotti a 1.000”.

Alla resa dei conti, non sono passati nemmeno quelli. Anche se è bene ricordare che “per estendere il tempo pieno nelle regioni del sud occorrerebbero almeno 15mila posti” ed in tutta Italia addirittura 40 mila.

L’iter della legge di bilancio

La seduta della Commissione è prevista per le ore 18,30 di domenica 2 dicembre: a quel punto, avremo la certezza degli emendamenti rimasti in vita.
Indine, i lavori proseguiranno nella giornata di lunedì perchè per martedì 4 si prevede il voto finale in modo da consentire l’avvio dell’esame in aula mercoledì 5 dicembre. Con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Poi la “palla” passerà al Senato.