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Tfa sostegno, il problema di un’intera categoria: laureati in scienze pedagogiche e psicologia

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Nel corso degli anni nessun partito politico, Ministro dell’Istruzione o anche sindacato, ha mai preso in considerazione l’eventualità di favorire l’ingresso al tfa sostegno a laureati in materie pedagogiche, psicologiche e di scienze dell’educazione.

Noi abbiamo fatto un percorso quinquennale in cui abbiamo studiato approfonditamente la didattica speciale, pedagogia e psicologia.

Ad oggi al tfa sostegno sono ammessi candidati con tutti i tipi di laurea e noi, pur avendo competenze specifiche, siamo messi nella condizione di dover affrontare le medesime prove.

Senza considerare che possiamo concorrere solo per la secondaria di secondo grado, mentre la maggior parte, pur avendo un percorso non conforme all’insegnamento, può accedere per piu’ gradi.

Inoltre ci chiediamo: come può chi ha una formazione totalmente diversa, con un corso di soli otto mesi, riuscire ad acquisire le competenze che io ho assimilato in anni di studio? E perché non agevolare in qualche modo chi è già, in un certo senso, del settore?

In tutto ciò vediamo che è stata posta la fiducia all’emendamento Angrisani rispetto al sostenere una prova semplificata per chi 3 anni sul sostegno: la maggior parte delle persone ha svolto il servizio per mera fortuna (chiamati da graduatorie) e non han alcuna formazione in merito (troviamo laureati in educazione fisica o le discipline più varie).

Noi siamo formati per questo e allora perché nessuno ci considera?

Abbiamo creato un gruppo Facebook per questa causa e siamo già centinaia: “tfa sostegno: laureati in scienze pedagogiche, dell’educazione e psicologia”.

Spero che possiate dare una voce alle nostre domande, perchè forse è arrivato il momento di modificare un po’ il sistema, per conferire maggiore professionalità anche all’insegnante di sostegno.

Il gruppo “tfa sostegno: laureati in scienze pedagogiche, dell’educazione e psicologia”.