
Tornano i Giochi della Gioventù: a partire dal 29 aprile, saranno oltre centomila gli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e secondarie di primo grado a partecipare alle fasi provinciali e regionali della manifestazione sportiva avviata nel 1969 e interrotta nel 1996. L’obiettivo di fondo è quello di integrare l’educazione motoria nel percorso formativo degli studenti, promuovendo valori come la salute, l’inclusione e la socializzazione. Le discipline coinvolte saranno diverse: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, ginnastica e l’emergente pickleball. Particolare attenzione sarà rivolta all’inclusione, con l’introduzione del baskin, una variante del basket che consente la partecipazione di atleti con e senza disabilità.
In precedenza, con la nota n. 467 del 3 marzo 2025, il ministero dell’Istruzione aveva comunicato la volontà dei Ministri firmatari del Protocollo “Giochi della Gioventù” di proseguire nella sperimentazione già avviata lo scorso anno scolastico con le classi quarte e quinte della scuola primaria, prevedendone l’estensione, per l’anno scolastico in corso 2024/2025, alle studentesse e agli studenti delle Istituzioni scolastiche secondarie di primo grado.
Come giù annunciato, sono previsti 110 eventi distribuiti su tutto il territorio nazionale, organizzati dagli Uffici Scolastici Regionali in collaborazione con Sport e Salute, il CONI e il CIP. Le attività si concentreranno su giochi di squadra e individuali, promuovendo la partecipazione attiva degli studenti.
L’orientamento sarà quello di realizzare una festa dello sport, piuttosto che trasmettere lo spirito di competizione, in modo da favorire l’apprendimento attraverso il gioco e il sano divertimento.
Le attività sono state reintrodotte anche a livello legislativo: nel Gazzetta Ufficiale del 3 aprile scorso è stata infatti pubblica la Legge n. 41 in materia di “Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi giochi della gioventù”. “La legge – recita l’articolo 1 del provvedimento – si propone di promuovere la formazione sportiva quale strumento di apprendimento cognitivo, formativo, relazionale e di socializzazione, nonché quale parte integrante del percorso scolastico, a partire dalla scuola primaria, e di riconoscere l’educazione motoria e la pratica sportiva quali valori fondamentali per l’inclusione, la promozione delle pari opportunità e l’espressione della personalità giovanile”. A sostegno delle attività la legge stanzia un milione di euro per il 2025 e 10 milioni per il 2026.
Il ritorno dei Giochi della Gioventù risponde alla necessità di contrastare la pigrizia e la sedentarietà tra i giovani e di promuovere uno stile di vita sano: secondo Istat.it, una percentuale significativa di studenti italiani pratica attività fisica meno di tre volte a settimana. Tra il 2019 e il 2021 è rimasta pressoché stabile intorno al 34% la quota di praticanti assidui (tre o più volte a settimana, si è ridotta quella di chi si dedica allo sport una o due volte a settimana (dal 53,6% al 49,2%), mentre risulta simmetricamente in aumento la pratica sportiva più saltuaria e non settimanale (dal 12,8% del 2019 al 16,6% del 2021).
Gli appuntamenti dei Giochi della Gioventù 2025 si terranno in diverse località sparse per il territorio, coinvolgendo sia grandi città che piccoli centri, così da garantire una partecipazione estesa all’interno dei confini nazionali. La manifestazione si concluderà con la festa finale allo Stadio Olimpico di Roma il 26 e 27 maggio prossimi.
L’iniziativa di fondo degli organizzatori è anche quello di integrare l’educazione motoria nel curriculum scolastico, riconoscendo lo sport come strumento fondamentale per lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale degli studenti, cercando di ritornare a vecchie e buone abitudini passate.
Il ripristino dei Giochi della Gioventù è una iniziativa promossa in sinergia dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, dal ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, con il sostegno della settima Commissione del Senato, presieduta dal Senatore Roberto Marti e della VII Commissione della Camera, presieduta dall’onorevole Federico Mollicone, in prosecuzione della sperimentazione avviata lo scorso anno.