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Una scuola americana a Roma

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‘Dada’, Didattica in ambienti di apprendimento, è un acronimo difficile per spiegare un sistema molto semplice: girare per le aule al cambio dell’ora e frequentare le lezioni in classi tematiche. I ragazzi sono sempre gli stessi, sono gli stessi anche i compagni, l’unica differenza è che i professori aspettano gli alunni al cambio dell’ora. Questo sistema garantisce, dicono in queste scuole, una partecipazione più attiva degli studenti alla didattica e migliora la logistica e i costi per la scuola.

Questo metodo “aiuta i ragazzi a coinvolgerli in modo attivo alla didattica della scuola. Il movimento degli studenti nei corridoi tra le aule li smuove dalla monotonia delle ore seduti sui libri e stimola il loro apprendimento. Un altro elemento innovativo portato nella scuola è quello di rendere tematiche le aule e caratterizzarle con dei colori. Ogni aula inoltre è specifica per ogni materia così che gli studenti possono immergersi completamente nella disciplina che studiano. I ragazzi della scuola sono molto contenti per questo metodo introdotto nella loro scuola, che li rende unici rispetto a tutti i compagni delle altre scuole italiane”.

“Il sistema, importato in realtà dai paesi svedesi e non da quelli americani, ha dimostrato insieme a degli studi sulle neuroscienze, che il movimento è un fattore vincente per l’approccio alle attività scolastiche. I colori inoltre stimolano alcuni sentimenti, agendo infatti sugli stati d’animo migliorano la condizione mentale e rendono più felice e gradevole la loro esperienza nelle ore a scuola. La preside Cangemi è soddisfatta del metodo; dopo alcuni costi iniziali per cambiare gli impianti scolastici e il tempo per inculcare il sistema a tutto l’organico della scuola, gli sforzi hanno dato i loro frutti”.