
Stop ai cellulari anche alle superiori dal prossimo anno scolastico: lo ha annunciato ieri, 4 giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ospite di Bruno Vespa a Cinque minuti, trasmissione di Rai1.
“Per il prossimo anno scolastico vorremmo vietare l’uso del cellulare anche per le scuole superiori. Inoltre ho portato a Bruxelles una proposta di raccomandazione per vietare l’utilizzo del cellulare in tutte le scuole europee. Una proposta che ha avuto un grande consenso di Francia, Svezia e tanti altri Paesi”, queste le sue parole.
“Il tema – ha aggiunto Valditara – è quello di vietare i social sotto i 15 anni. C’è una proposta bipartisan, mi auguro che venga approvata rapidamente”. Poi il ministro ha discusso in merito alla vicenda del docente sospeso dopo aver scritto un post social in cui ha augurato alla figlia della premier Giorgia Meloni di fare la fine della vittima di femminicidio Martina Carbonaro.
Docente sospeso per post contro figlia di Meloni, il parere di Valditara
Ecco cosa ha detto: “Il rischio licenziamento sicuramente c’è. Io ovviamente non voglio entrare nel procedimento disciplinare, ma voglio dire con chiarezza che chi inneggia alla violenza sia incompatibile con l’insegnamento”. Il professore, ha spiegato Valditara, “è stato sospeso in via cautelativa fino a sentenza, dopodichĂŠ certamente una delle ipotesi è quella del licenziamento”. Il ministro ha specificato che deciderĂ “l’ufficio dei procedimenti disciplinari”.
“Il ruolo del docente è strategico e fondamentale per la nostra societĂ . La stragrande maggioranza degli insegnanti non ha nulla a che vedere con questi comportamenti. Loro sono le prime vittime”, ha aggiunto il ministro a Porta a Porta, sempre su Rai1.
Divieto di cellulare a scuola, cosa succede allâestero
In alcuni Stati sono stati fatti passi avanti in questo senso: in Francia sono stati banditi alle medie. In Italia, ad esempio, la circolare del ministro dellâIstruzione e del Merito Giuseppe Valditara del 2024 li ha messi al bando dalla scuola dellâinfanzia alla secondaria inferiore.
Come riporta Il Corriere Romagna, la Commissione Europea non esclude la possibilitĂ di proporre agli Stati membri di vietare lâingresso degli smartphone nelle scuole elementari e medie. âEmergono chiaramente gli effetti negativi delle distrazioni digitali e del tempo eccessivo passato davanti allo schermo, sia allâinterno che allâesterno della scuolaâ, questo il motivo, come riporta La Stampa.
Lo scorso 12 maggio Giuseppe Valditara ha presentato alla Commissione Europea, come da lui annunciato qualche giorno fa, una proposta formale relativa al divieto di utilizzo degli smartphone fino a 14 anni nelle scuole dellâUnione Europea.
Il ministro aveva anticipato l’annuncio di ieri: âLâiter prevede che la Commissione dovrĂ decidere se fare sua la proposta e gli Stati decideranno. Vogliamo difendere la salute dei nostri giovani, molti studi dimostrano gli effetti negativi degli smartphone sullo sviluppo cognitivo. Il dibattito è aperto, è opportuno verificare lâopportunitĂ di questa estensione del divieto alle superiori. Nelle Indicazioni Nazionali e nelle linee guida di Educazione Civica diciamo che a scuola va insegnato un uso corretto di tutti gli strumenti digitali, invitando gli studenti a fare attenzione ai rischi di web e socialâ, queste le parole del ministro.
Come si stanno organizzando le scuole
Comâè noto, lo scorso luglio, Valditara ha vietato espressamente lâuso degli smartphone a scuola, fino alla terza media. Ma come sta andando? Il divieto viene applicato?
A chiederlo ad una platea di 2800 studenti e studentesse con un sondaggio è stato il portale Skuola.net. Alle medie 9 studenti su 10, al rientro a scuola, hanno trovato un regolamento scritto sullâuso dei dispositivi digitali personali, con le relative sanzioni: per la metĂ di loro si è trattato di una conferma delle disposizioni giĂ in vigore lo scorso anno, per tutti gli altri di un aggiornamento o di una novitĂ assoluta.
Alle superiori, nonostante il documento ministeriale non li riguardasse direttamente, la percentuale di quanti hanno ora a che fare con regole sul tema si attesta al 61% degli studenti intervistati. E circa un terzo di questi ultimi rilevano novitĂ o aggiornamenti.
La strada piĂš battuta è quella che consente agli alunni di tenere i dispositivi con sĂŠ, imponendo però di lasciarsi spenti per lâintera giornata: cosĂŹ per quasi i due terzi (62%). Ma câè anche chi ha adottato il pugno di ferro, obbligando i ragazzi a consegnare i telefonini allâingresso di scuola: è il 16% degli alunni. Altra opzione abbastanza gettonata è anche quella che prevede la possibilitĂ di consultare il telefono durante la ricreazione: lo afferma 1 su 10.
Alle superiori ormai 6 su 10 hanno qualche forma di regolamentazione scritta. E un altro 30% ha ricevuto almeno dei âsuggerimentiâ orali sul comportamento da tenere.