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19 bocciati in un istituto. Il preside si scaglia contro i docenti: nessuno può rimanere indietro

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Accade a Cervignano del Friuli. Dopo la fine dell’anno scolastico, ecco le pagelle. Grande sorpresa in un istituto superiore. Infatti all’Isis Bassa friulana sono 1.460 gli studenti: 1.126 promossi (77 per cento), 262 rimandati, per lo più in una o due discipline (18 per cento), e 72 bocciati (5 per cento). 19 dei non ammessi (1,3 per cento) non sono stati respinti, ma non sono stati neppure scrutinati per aver superato il numero massimo di assenze consentite (25 per cento).

 

Il dirigente scolastico, Aldo Durì, commenta così a Il Messaggero Veneto l’esito degli scrutini: “Attenzione, i ragazzi respinti, che conosco personalmente, non sono fannulloni che hanno marinato la scuola. Nella gran parte dei casi sono vittime di stati ansiosi, di sindromi depressive, di attacchi di panico legati alla frequenza scolastica. Ci sono ragazzi che recalcitrano come muli di fronte alle porte della scuola, ragazzi che si chiudono in casa, studenti che ricorrono perfino all’autolesionismo per manifestare il loro malessere. Non basta dire che sono ragazzi fragili e privi di carattere: una diagnosi banale che assolve tutti. Talvolta è la scuola a essere poco accogliente. Più di sovente sono le pressioni e le aspettative eccessive dei genitori a provocare le ansie da prestazione di questi adolescenti”.

 

“Temo che i professori delle superiori – aggiunge – non abbiano capito che il primo biennio è scuola dell’obbligo, che deve fornire le competenze di base e che nella scuola dell’obbligo, come nelle primarie e nelle medie, nessuno può essere lasciato indietro. Sono stanco – conclude – di salvare la sopravvivenza di una scuola i cui docenti sembrano solo impegnati a decimare la popolazione scolastica e a scoraggiare le iscrizioni”.

 

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