
Domani, mercoledì 21 maggio, ci sarà presso il Tar l’udienza per il ricorso contro il decreto ministeriale n. 32 del 2025, che prevede la conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie, entro il 31 maggio.
La posizione della Gilda
“Finalmente avremo la possibilità di discutere di una misura che, ribadiamo con fermezza, andrà solo ad alimentare un meccanismo che ormai sta diventando prassi nelle scuole italiane, ovvero il concetto di supermarket, dove le famiglie, i clienti, per soddisfare un loro bisogno hanno la facoltà di scegliere o scartare dei servizi, a loro piacimento”, questo è il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.
La Gilda inoltre si era anche attivata attraverso una petizione, per chiedere che il provvedimento fosse ritirato, trovando appoggio tra i colleghi docenti e raggiungendo oltre 5mila firme. “Il problema della continuità – afferma Castellana – si supera con il reclutamento dei docenti attraverso un doppio canale, trasformando le cattedre in deroga in organico di diritto. La Scuola di qualità – conclude – che punta sulla continuità e non sul precariato, che fa la differenza nel percorso scolastico dei propri studenti, è quella in cui l’insegnante di sostegno lavora a tempo indeterminato”.
Cosa è successo
Come ha spiegato l’avvocato Dino Caudullo, aveva destato confusione la notizia del decreto del Tar Lazio dello scorso 12 aprile, con il quale il presidente della sezione IV bis aveva respinto la domanda di sospensione in via d’urgenza del DM 32/2025, che prevede la conferma dei docenti di sostegno da parte delle famiglie.
Il decreto presidenziale, in particolare, aveva espressamente dichiarato che la domanda di misura cautelare d’urgenza, nelle more della discussione in udienza del ricorso, non era accoglibile, anche tenuto conto della questione di legittimità costituzionale che era stata sollevata dalle organizzazioni sindacali ricorrenti.
La FLC CGIL e la GILDA hanno infatti proposto ricorso avverso il DM 32/2025.
A quanto pare, nonostante i ricorrenti non avessero effettivamente richiesto una misura cautelare d’urgenza, che può essere concessa dal presidente del Tar in attesa della discussione in udienza della domanda di sospensione del provvedimento impugnato, per un mero errore materiale la questione sarebbe comunque stata sottoposta all’esame del Presidente della sezione del Tar competente, il quale aveva respinto la domanda ritenendo che la presenza di una questione di legittimità costituzionale della norma di legge imponesse la discussione del ricorso in udienza, fissandone la data per il 25 settembre.
Segnalato tuttavia l’errore alla segreteria del Tar, il decreto del 12 aprile è stato prontamente revocato ed il Presidente della sezione ha fissato per il prossimo 21 maggio l’udienza per la discussione in sede collegiale del ricorso.
Solo in esito all’udienza di domani si conoscerà quindi, seppure per la sola fase cautelare, l’orientamento del Tar sulla vicenda.
Le scadenze
La procedura per la conferma sui posti di sostegno è dettagliatamente descritta all’articolo 2 del decreto 32 del 26 febbraio 2025. Entro il 31 maggio 2025, il dirigente scolastico deve acquisire l’eventuale richiesta di continuità da parte della famiglia dell’alunno con disabilità e valutare la sussistenza delle condizioni per la conferma del docente, tenendo conto anche del parere del Gruppo di Lavoro Operativo (GLO). L’esito di tale valutazione deve essere comunicato all’Ufficio territorialmente competente, al docente interessato e alla famiglia entro il 15 giugno 2025.
Qualora sussistano le condizioni per la conferma, il docente, nella presentazione delle istanze per gli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026, esprime la volontà di essere confermato con precedenza assoluta. L’Ufficio territorialmente competente, dopo aver gestito le operazioni relative al personale a tempo indeterminato, verifica la disponibilità del posto e il diritto alla nomina secondo i criteri stabiliti dall’articolo 12, commi 7, 8 e 9, dell’Ordinanza n. 88/2024. Al verificarsi di tutte le condizioni, l’Ufficio scolastico territorialmente competente procede alla conferma del docente con precedenza assoluta rispetto alle operazioni informatizzate per le supplenze, sul posto precedentemente assegnato. Gli esiti di tali operazioni sono pubblicati all’albo on line. Le conferme devono essere disposte improrogabilmente entro il 31 agosto 2025, e le eventuali disponibilità sopraggiunte dopo tale data non saranno considerate per questa procedura. I docenti confermati non partecipano alle successive operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato.