Home Attualità Coronavirus, maestri e docenti professioni più a rischio: torneranno al lavoro per...

Coronavirus, maestri e docenti professioni più a rischio: torneranno al lavoro per ultimi

CONDIVIDI

Le riaperture delle attività dipenderà moltissimo da un rapporto che sta preparando una nuova task force, tra cui tecnici ed i epidemiologi, guidata da Vittorio Colao: il gruppo, appena insediato a Palazzo Chigi, ha il compito di indicare il modo migliore per allentare il lockdown e rispondere, quindi, alle forti pressioni di imprese, aziende, fabbriche e commercianti che chiedono di ripartire al più presto, per evitare il collasso dell’economia italiana.

Esperti a rapporto

La task force si metterà al lavoro martedì 14 aprile, subito dopo le festività di Pasqua: avrà il computo di analizzare l’andamento del Covid-19, facendo la “quadra” tra le cautele dei virologi e gli appelli degli imprenditori che temono di finire sul lastrico.

A pesare sulle decisioni saranno anche i rapporti inviati in questi giorni da vari istituti, a partire dall’Inail e dall’Inapp, ma anche dalla Banca d’Italia.

La lista delle professioni più a rischio

Il compito principale degli esperti, sarà quello di individuare le attività che permettono di mantenere distanze adeguate tra i lavoratori, ma soprattutto rispetto ai “clienti”: in un caso su quattro, circa 6 milioni e mezzo, non vi sono queste garanzie. In questa lista, ci sono i docenti, a partire dai maestri e gli addetti degli asili nido e delle scuole per l’infanzia, che hanno un contatto più ravvicinato con i bambini.

Nella lista delle attività lavorative più a rischio figurano pure i negozianti di scarpe. Ma anche coloro che operano in bar e ristoranti, così come una serie di servizi alla persona come parrucchiere ed estetisti: queste attività saranno con ogni probabilità gli ultimi a ripartire.

Anche per questo, le scuole, che rimarranno chiuse fino al 3 maggio, potrebbero non aprire nemmeno negli ultimi giorni dell’anno.

Misure per i trasporti

Ad essere coinvolti nella “fase 2” saranno anche i trasporti pubblici, che soprattutto nei grandi centri sono utilizzati da un altissimo numero di persone.

La stessa ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha fatto intendere che sono da stabilire le nuove regole per la sicurezza di lavoratori e passeggeri: si parla di obbligo della mascherina per chi sale a bordo di treni, aeri, bus e metropolitane.

Nuovi orario per i lavori

In arrivo c’è pure una nuova organizzazione oraria del lavoro: il fine è evitare ore ‘di punta’ e mezzi stracolmi di persone.

Anche in questo caso, la scuola potrebbe essere coinvolta, visto che – tra alunni, studenti, docenti, personale Ata, presidi e genitori – convoglia nello stesso orario, tra le 7 e le 8,30 del mattino, oltre 12 milioni di persone.

Didattica a distanza, il lavoro sommerso dei docenti aumenta: da casa lavorano di più

Come fare didattica a distanza: consigli e soluzioni

CORONAVIRUS – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Nuovo Modello Autodichiarazione 26.03.2020 Editabile

LE FAQ UFFICIALI

Coronavirus e scuole chiuse, tutto quello che c’è da sapere: norme