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Fedeli lancia proposta di legge contro gli haters: “Basta discorsi d’odio sui social”

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Valeria Fedeli, l’ex ministro dell’Istruzione con il governo Gentiloni, lancia una proposta di legge per prevenire e contrastare con forza i linguaggi d’odio dispregiativi e violenti

“Le parole sono pietre, le parole possono trasformarsi in pallottole, bisogna pesare ogni parola che si dice e far cessare questo vento d’odio’. Un appello, questo del compianto maestro Andrea Camilleri, a far cessare il vento d’odio di fronte al quale, da legislatori, non possiamo restare indifferenti. In una società sempre più digitalizzata, in cui si comunica e le opinioni si formano prevalentemente sul web, si pone infatti il tema di come garantire il rispetto di diversi diritti costituzionalmente riconosciuti: da una parte quello alla libertà d’espressione, dall’altra quello al rispetto della dignità e alla non discriminazione delle persone attraverso il contrasto anche a tutte le forme di incitamento all’odio, alla discriminazione e alla violenza”. Così la senatrice dem all’agenzia Dire.

“Il Ddl che abbiamo depositato a mia prima firma – continua – ha per obbiettivo quello di introdurre, con riferimento all’insieme delle normative e delle convenzioni internazionali ed europee e delle leggi del nostro Paese, la puntuale verifica dell’attuazione dei codici di condotta già previsti contro le forme illegali di incitamento all’odio attraverso la Rete e, nei casi di inadempienza, le conseguenti sanzioni”.

“Intervenendo da una parte sui gestori informatici con specifici obblighi di segnalazione e rimozione dei contenuti illeciti e relative sanzioni pecuniarie nei casi di mancato ottemperamento – spiega Fedeli – dall’altra prevedendo la reclusione da due a cinque anni e multe fino a 8mila euro per chi diffonde, per via telematica, contenuti finalizzati a istigare odio, discriminazione e violenza, con questo disegno di legge si vuole con forza contrastare la specificità dell’incitamento all’odio via web attraverso linguaggi d’odio sessista, razzista, xenofobo, omofobo e in genere discriminatorio”.

“Questa proposta di legge – conclude Fedeli – rappresenta un’occasione concreta in questo senso, per prevenire e contrastare con forza i linguaggi d’odio dispregiativi e violenti attraverso l’introduzione di norme che, fatta salva la libertà d’espressione di ciascuna e ciascuno, sono mirate alla salvaguardia della nostra convivenza civile e democratica e a garantire il rispetto e la tutela dei diritti fondamentali delle persone riconosciuti dalla Costituzione”.