Home Disabilità Il decreto Rilancio crea discriminazioni tra disabili

Il decreto Rilancio crea discriminazioni tra disabili

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Il Comitato  Caregiver Familiari “Comma 255”, composto dai parenti  di persone  con disabilità grave, scrivono al Presidente Mattarella, invitandolo a non firmare il Decreto Rilancio: “crea discriminazioni tra disabili e viola il principio della parità tra cittadini».

Secondo il Comitato l’articolo 111 del Decreto in cui si parla di fondi da incrementare e ci si riferisce alla “disabilità gravissima, presenta aspetti critici sotto il profilo del diritto costituzionale che lo renderebbero motivo di grave discriminazione tra cittadini”.

Il termine “Gravissimi” crea discriminazioni

Quel termine, “disabilità gravissime, non trova alcun riscontro nella legge fondamentale per la disabilità. La disabilità è disabilità a prescindere e lo Stato ha il dovere di assistenza in pari misura. L’ art. 111 del dl Rilancio infatti con il termine disabilità gravissima rischia di aiutare, in questa drammatica congiuntura post pandemia, solo una parte delle persone con disabilità escludendo tutte le altre”.

“Per dovere di chiarezza – aggiunge Comma 255 –  il termine “disabilità gravissima” venne adottato dal Ministro Giuliano Poletti nel 2016 al solo fine di limitare la platea dei beneficiari nel riparto dei fondi per la non autosufficienza e tanti guai ha prodotto e produce. Sono questi i motivi gravi – conclude Comma 255 – che ci spingono a chiederle di non firmare il decreto-legge Rilancio perché rischia di avallare una discriminazione nei confronti di migliaia di persone con disabilità e delle loro famiglie».