Home Attualità Coronavirus, la stretta delle Regioni: cosa cambia per la scuola

Coronavirus, la stretta delle Regioni: cosa cambia per la scuola

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Prosegue, purtroppo senza sosta, l’impennata dei contagi da coronavirus. Nelle prossime ore sono attese novità per quanto riguarda il nuovo Dpcm in merito a nuove misure anti covid. Tuttavia le Regioni nelle ultime ore stanno agendo autonomamente con strette più o meno rigide, anche per quanto riguarda la scuola. Facciamo il punto della situazione.

Attività didattiche in presenza sospese

In Lombardia dal 23 ottobre, scatta il coprifuoco dalle 23 alle 5 sino al 13 novembre. Chiusi i centri commerciali nei fine settimana. L’ordinanza, come sappiamo, prevede anche la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori, misura contestata da alcuni sindaci e dalla Ministra Azzolina.

La Campania verso una chiusura quasi totale: il Governatore De Luca ha infatti previsto un lockdown nella Regione. Le attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado sono sospese fino al 30 ottobre.

Il Lazioda venerdì 23 ottobre, avvio del coprifuoco dalle 24 fino alle 5, mentre da lunedì 26 ottobre didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e Università. L’ordinanza avrà una durata di 30 giorni.

La Regione Puglia dal 26 ottobre al 13 novembre sospende le attività didattiche “in presenza” in tutte le scuole secondarie di secondo grado, per quanto riguarda le ultime tre classi. Pertanto, si attiva la didattica a distanza.

La Regione Calabria ha emanato un’ordinanza nel pomeriggio del 23 ottobre: “Si dispone, dal 26 ottobre 2020, la sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse con ricorso alla didattica digitale integrata”.

Didattica digitale integrata al 50%

L’ordinanza del Piemonte del 23 ottobre ha previsto che da lunedì 26 ottobre le Scuole Secondarie di Secondo Grado (Statali e Paritarie) dovranno alternare la didattica digitale a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50%, in tutte le classi del ciclo, ad eccezione delle prime.

Da lunedì 26 ottobre anche in Liguria didattica a distanza al 50% per le scuole superiori da alternare alle lezioni in presenza.

Anche le scuole superiori, dalle terze classi in poi, delle Marche, adotteranno la didattica a distanza nella quota del 50%.

Attivata la didattica a distanza per il 50% degli studenti delle scuole superiori fino al 14 novembre anche in Umbria.

Anche in Friuli Venezia Giulia dal 28 ottobre al 20 novembre didattica a distanza al 50% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie.

Prevista nelle prossime ore un’ordinanza per la Regione Sicilia: il Comitato tecnico scientifico ha chiesto al governatore Nello Musumeci la chiusura delle scuole e delle università per tre settimane, in previsione di un maxi piano tamponi. La decisione arriverà nelle prossime ore. Appare piuttosto probabile l’adozione della didattica a distanza dalle dal secondo al quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado.

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