
Giovedì 6 novembre, dalle 11.00 alle 12.00, torna “Educazione Civica in diretta” che affronta un tema attualissimo e decisamente molto discusso nella scuola italiana.
Stamattina. 13 novembre, si è concluso il summit organizzato dal MIM a Napoli proprio sull’intelligenza artificiale e che ha visto confrontarsi decine di esperti internazionali. Oltre che centinaia di studenti e oltre 200 docenti, sia italiani che provenienti da molti altri paesi del mondo.
Da settembre 2025, poi, la scuola italiana ha visto l’entrata in vigore delle norme riferite al divieto di uso dello smartphone durante l’orario scolastico e l’avvio delle azioni previste dalle nuove linee guida per l’uso dell’IA nelle istituzioni scolastiche.
A ciò si deve aggiungere la legge 23 settembre 2025, n. 132, Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale entrata in vigore 1il 10 ottobre.
Insomma un momento davvero intenso per questo che, del resto, è davvero uno degli snodi cruciali dell’educazione e della formazione oggi.
Educazione civica e cittadinanza digitale
L’articolo 5 della legge 92/2019 è il punto di partenza per ogni percorso di educazione civica che abbia a che fare con la cittadinanza digitale. Ma a 6 anni dalla approvazione della legge diventa sempre più cruciale comprendere come i 7 elementi che la legge identifica come i punti chiave dell’educazione civica digitale devono essere attualizzati oggi.
Intanto ricordiamo, eccoli, ripresi dall’art. 5 della legge:
a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;
b) interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;
c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;
d) conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;
e) creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;
f) conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all’uso dei dati personali;
g) essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere sé e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
Si tratta di obiettivi e competenze che si intrecciano direttamente con l‘avvento dell’intelligenza artificiale generativa cui le legge, nel 2019, neppure fa cenno.
Temi complessi che vanno dalla discussione su come gli studenti possono e debbono utilizzare si sistemi di intelligenza artificiale nei loro processi di apprendimento (si vedano ad esempio le ricerche e gli studi usciti in questo periodo proprio su come gli studenti utilizzano l’IA e che Tecnica della scuola ha presentato in più occasioni – link 1, link 2).
Se 8 studenti su 10 usano l’IA artificiale, come dice il rapporto Tortuga, e se gli insegnanti spesso neppure se ne accorgono la questione diventa davvero significativa.
E con che device i giovani utilizzato sistemi di IA? Con lo smartphone, ovviamente.
Ed ecco allora che si rischia il corto circuito logico ed educativo.
Come se ne esce? Con un di più di educazione e cultura
Gli ospiti dell’incontro del 6 novembre
Di tutto questo parleremo con due esperti.
In primo luogo Laura Biancato, per decenni dirigente scolastica e tra le figure di spicco in Italia per quanto riguarda la connessione tra educazione, innovazione e digitale.
E poi Ivano Stella, un esperto – anche sul piano tecnico – su come funziona l’IA e su come debba e possa essere utilizzata non solo per imparare meglio ma che, e soprattutto, per essere cittadini critici, consapevoli, informati.
Come partecipare
I docenti che volessero seguire con la propria classe le lezioni di Educazione Civica in diretta sul canale YouTube della Tecnica della Scuola, possono compilare il seguente form:
COMPILA IL FORM
Le classi che desiderano proporsi per partecipare in studio (o in collegamento video) ad una delle dirette, interagendo con gli ospiti, possono contattare la redazione, inviando una mail a [email protected], inserendo i dati utili (istituto, classe interessata, docente referente e recapito telefonico). La disponibilità per la partecipazione alla diretta è limitata al raggiungimento dei posti possibili.




