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Maturità 2023, Alberto Angela: “Mi fa piacere realizzare che mio padre Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi”

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Maturità 2023: una delle sette tracce della prima prova d’italiano, per la tipologia B, analisi e scrittura di un testo argomentativo, è “Dieci cose che ho imparato”, il libro-testamento di Piero Angela. Si tratta del tema tecnico-scientifico. A commentare la scelta del ministero è stato il figlio del noto divulgatore, Alberto Angela, con un post su Instagram. Ecco le sue parole:

“Questa mattina ho appreso, come tanti di voi, che, tra le tracce della prima prova della maturità 2023, c’è un brano tratto da ‘Dieci cose che ho imparato’, l’ultimo libro di mio padre Piero.

Il lavoro di Piero Angela per i giovani

Questo non è un solo riconoscimento a lui in qualità di divulgatore e giornalista, ma rappresenta anche un messaggio di fiducia per l’intera categoria dei giornalisti. Nel corso di tutta la sua vita Piero ha fatto della buona informazione, ha lavorato in modo limpido e razionale, documentandosi e spiegando, in modo chiaro e attento, tantissimi argomenti. Ebbene, in un mondo fatto di fake news, titoli strillati e informazioni fugaci, il suo modo di fare informazione resta un esempio e deve essere da incoraggiamento per tutti quei giornalisti che fanno il loro lavoro seriamente e in modo indipendente, cercando le fonti e portando avanti inchieste approfondite. Questo fa sì che la gente possa ragionare e farsi un’idea propria. Stimolare il pensiero e dare materiale per la mente: questo è stato il suo giornalismo che, evidentemente, resta un esempio da seguire.

E, soprattutto, mi fa davvero piacere realizzare che Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi. Quei giovani cui ha scelto di rivolgersi alla fine con il suo ultimo lavoro televisivo e che, in fondo, continua ad aiutare proprio stimolandone il ragionamento e la crescita. Questa traccia è rivolta al futuro e alla costruttività. La scelta di sottoporla ai ragazzi come spunto di ragionamento mi rende orgoglioso perché è rivolta anche al nostro Paese, che proprio dei giovani ha bisogno per migliorare e rinnovarsi. Raccolgo le parole di Piero per ricordare oggi, a questi ragazzi, che è giunto il momento di fare la loro parte. Noi vi siamo accanto, dandovi la spinta per continuare a fare bene perché c’è bisogno di tutti voi. In bocca al lupo a tutti i maturandi per gli esami e per un futuro radioso”, queste le parole di Alberto Angela.

L’ultimo messaggio di Piero Angela sui docenti

L’ultimo messaggio in televisione di Piero Angela, celebre divulgatore e giornalista, padre di Alberto, scomparso lo scorso agosto, è stato trasmesso in televisione in occasione dell’apertura di Prepararsi al futuro, una serie di 16 puntate ideata e scritta da Piero Angela in onda quest’autunno, come era stato annunciato quest’estate, precisamente dal 14 ottobre, su Rai3.

Ecco l’introduzione al programma del grande Piero Angela: “Parleremo del ruolo fondamentale della scienza e della tecnologia nella società moderna. Una mia chiacchierata con voi, in cui cercherò di raccontare alcune cose che ho imparato in tutti questi anni. Questo è lo studio con gli arredi storici di Superquark, anche la squadra di inviati è la stessa, quella che mi ha accompagnato in tutti questi anni. Ci sarà una sorpresa, un cartone animato di Bruno Bozzetto che, in modo divertente ma pertinente, riprenderà i temi trattati”.

Il padre di Alberto Angela ha parlato della sua esperienza personale a scuola, da studente: “Io ho fatto il liceo classico tanti anni fa e la gran parte del programma era rivolta a studiare il passato. C’erano anche le materie scientifiche, ma forse sono stato sfortunato, non ho avuto dei professori che mi abbiano fatto amare la scienza: erano noiosi, pedanti, poco coinvolgenti. L’ho capito dopo, grazie al mio lavoro da giornalista, che mi ha aiutato a comprendere come alcune cose non mi fossero state insegnate, per esempio il metodo della scienza, le regole, l’etica, il piacere di scoprire, la filosofia della conoscenza”.

“A quel punto ho iniziato a leggere libri, riviste e a realizzare programmi di scienza e tecnologia. Un lavoro a tempo pieno per imparare a pensare in modo nuovo. Se vi ho raccontato questa vicenda personale è perché mi sono chiesto quanto sarebbe stato importante per voi giovani avvicinarvi alla scienza e alla tecnologia, in un modo che è in costante cambiamento”, ha concluso Angela.