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Scudetto Napoli, alunni chiedono di presentarsi a scuola con i capelli tinti di azzurro. Il ds: “Certo, lo farò anche io”

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Ancora una volta la didattica si mischia al folklore e alla passione calcistica degli studenti, in questo caso condivisa anche dagli “adulti”. Il caso è stato riportato da Il Corriere della Sera: degli studenti hanno chiesto al proprio dirigente scolastico di venire a scuola con i capelli tinti di azzurro, colore simbolo del Napoli Calcio, che com’è noto è ad un passo dal vincere lo scudetto, cosa che sta letteralmente facendo esplodere di gioia i tifosi partenopei.

Gli alunni chiedono anche di uscire prima

La richiesta è stata espressa con una letterina scritta a mano che i piccoli alunni dell’Istituto comprensivo Sauro-Errico-Pascoli di Napoli hanno consegnato al preside direttamente nel suo ufficio. “La classe IIAp chiede di poter venire a scuola con i capelli azzurri per festeggiare lo scudetto tanto atteso del Napoli. Inoltre la classe chiede l’uscita anticipata come regalo da parte vostra. Confidiamo nel vostro buon cuore. Grazie”, questo il contenuto del messaggio.

Il dirigente scolastico, Piero de Luca, che appare un tifoso sfegatato della squadra, ha postato divertito la foto della lettera su Facebook, dicendo: “Io sarò il primo. Non ci penso proprio a rifiutare. Certo che possono, anzi devono. Anche io mi tingerò barba e capelli di blu”. Resta da vedere se il preside farà sul serio e se davvero i bambini in questione, di circa 8 anni, si presenteranno con i capelli tinti di azzurro.

Il preside ha detto a Fanpage.it: “Mi sarebbe piaciuto andare da loro a chiedere se potevo andare a scuola con i capelli azzurri. Magari, chissà, si potrebbe estendere l’idea anche a tutta la scuola. Ovviamente col consenso dei genitori. Rispetto alla loro seconda richiesta dell’uscita anticipata ho risposto che dobbiamo prima capire quale sarà l’eventuale piano traffico, anche perché la nostra scuola è molto vicina all’aeroporto dove dovrebbe atterrare la squadra del Napoli di ritorno da Udine. Non sappiamo ancora se ci saranno orari particolari di entrata e di uscita”.

Già qualche giorno fa ci siamo occupati dei festeggiamenti in onore della vittoria, quasi concretizzata, del titolo di Campione d’Italia del Napoli: una docente e un dirigente scolastico hanno infatti portato in gita delle classi ai murales di Maradona nel centro del capoluogo campano, nei Quartieri Spagnoli, dicendo di voler unire la didattica al folklore.

Un approccio diverso da quello della ds che ha bandito le unghie finte

L’approccio del preside è decisamente giocoso, lontano anni luce da quello della dirigente di una scuola in provincia di Torino, la secondaria Tallone di Alpignano, che ha deciso di mettere al bando le unghie finte.

La preside, Silvana Andretta, in un documento aveva dichiarato: “Il regolamento di istituto prevede di indossare un abbigliamento semplice e adeguato all’ambiente scolastico. Tantissimi esperti del settore sconsigliano una ricostruzione sotto i 18 anni. Su alcune nostre alunne della secondaria abbiamo notato un’eccessiva lunghezza, cosa che può inficiare anche la valutazione sui compiti che svolgono in classe”, queste le sue parole.

“Se, ad esempio, bisogna lavorare su una tavola da disegno e l’elaborato viene graffiato dal materiale artificiale dell’unghia è chiaro che il voto finale rischia di essere più basso e di vanificare l’impegno profuso. E questo è un peccato, non crede?”, ha aggiunto, facendo riferimento alle materie artistiche.